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1920 circa - Quando il telefono non c’era Asciano
INFORMAZIONI DESCRITTIVE
Ancora una foto di gruppo che ritrae gli addetti alla stazione ferroviaria di Asciano Scalo, intorno al 1920.
Questa immagine ci permette di approfondire altri frammenti della vita lavorativa di allora. Infatti, si possono notare alcuni particolari relativi agli attrezzi lavorativi usati all’epoca. Primo fra tutti, il telegrafo che l’addetto mostra con orgoglio, essendo allora il simbolo di modernità.
Il telegrafo serviva per le comunicazioni fra le varie stazioni del tronco ferroviario e per farlo funzionare serviva uno specialista che conosceva alla perfezione l’alfabeto morse.
Il telefono, seppure già inventato, non era riuscito a soppiantare la tecnologia precedente, meno sofisticata e costosa.
L’altro strumento che si vede, è un martello dotato di un lungo manico. Questo attrezzo era in dotazione a due figure professionali importanti: i verificatori ed i guardalinea.
I verificatori dovevano provvedere al controllo dei convogli fermi in stazione ed il martello veniva battuto sulle ruote ed altre parti dei vagoni, per verificarne l’integrità. Infatti, in base al suono che derivava dalla percussione, si poteva capire se il pezzo interessato era lesionato o meno.
Lo stesso utilizzo veniva fatto dai guardalinea che, scorrendo a piedi la linea ferroviaria, dovevano verificare lo stato dei binari. Anche in questo caso, la percussione frequente su una rotaia emetteva un suono dal quale si capiva se essa era ancora integra o lesionata.
Nella foto del gruppo, compaiono due persone conosciute: Ferruccio Giannessi e Gostino Tanganelli, alla destra del telegrafista.