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Arcangelo Salimbeni
PITTORE (fra il 1530 e il 1540 - forse 1580)
post rinascimentale
RECAPITI E ORARI
Biglietto da visita (vCard)
Fu il capostipite di una famiglia di artisti operanti a Siena e dintorni. Probabilmente fu allievo di Bartolomeo Neroni, detto il Riccio; nella sua pittura è stato considerato, troppo frettolosamente, un seguace non eccelso del Sodoma, spesso con influssi manieristici, ma la sua opera è in realtà ancora tutta da studiare. Bisogna dire, in ogni caso, che riuscì talvolta in opere notevoli, soprattutto per il colore, come lo «Sposalizio di S. Caterina» nella casa natale della Santa, due «Santi» nella Chiesa dei Servi, e la tela dell'«Uccisione di S. Pietro Martire» (1579) nella Chiesa di S. Domenico, opera piena di vigore drammatico, che può essere considerata il suo capolavoro. Molte altre opere si trovano a Siena e nei dintorni: a Strove, Staggia, Serre di Rapolano, Montefollonico, Montisi. Alla sua scuola si formarono: il Casolani, il Sorri, Francesco Vanni e il figlio Ventura Salimbeni.