Sede Storica Misericordia del Corpus Domini Buonconvento

Anche se le prime confraternite risalgono al tredicesimo secolo, la Misericordia di Buonconvento è stata costituita nel 1595. Tuttavia la notizia più antica riguardante una confraternita a Buonconvento risale al 1410, anno in cui è già menzionata nei documenti la compagnia laicale di S. Pietro, ma altrettanto antica, se non addirittura preesistente, era quella del Corpus Domini; entrambe si riunirono nel 1610, sotto il titolo della seconda. 

Le fonti documentarie ricordano anche un Oratorio di S. Sebastiano, di cui si hanno notizie dal 1551, annesso allo Spedale di S. Antonio; alla fine del Settecento venivano citate le due compagnie, di S. Pietro e di S. Sebastiano. La Compagnia, soppressa per editto di Pietro Leopoldo di Toscana nel 1785, fu ricostituita sotto il titolo del Santissimo Sacramento nel 1791; nel 1864 si forniva di nuovi statuti e si trasformava nella Pia Misericordia di Buonconvento. 

L'attuale confraternita con il suo Oratorio, sotto il titolo di S. Sebastiano, ha sede lungo la via principale del borgo, la via Soccini, di fronte alla chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo e poco distante dal Museo d'arte sacra della Val d'Arbia.

Adiacenti all'Oratorio, ci sono delle sale espositive dette “Patrimonio e Testimonianza”, dove sono raccolte tutte le memorie della Confraternita dalla nascita ad oggi. Questo piccolo ma significativo Museo conserva prevalentemente opere d'arte e oggetti liturgici, ma vi è presente anche una collezione derivante dall'attività di assistenza sanitaria esercitata dalla Confraternita. 

La raccolta scientifica comprende oggetti del XIX e XX secolo, fra i quali si segnalano una valigetta di pronto soccorso con medicinali e oggettistica in vetro, tra cui un pappagallo per donna, e una delle prime ambulanze ("carrino di volata") utilizzata dalla Confraternita.

Il 14 settembre 2002, al termine di lavori per il recupero dei locali, è stato inaugurato il nuovo percorso museale, che accoglie, oltre agli oggetti provenienti dalla collezione della Confraternita, anche quelli di altre istituzioni del territorio. 

Molti dei manufatti appartenenti alle confraternite sono confluiti nel Museo d'arte sacra; tra questi, per la rilevanza storico artistica, sono da ricordare la pala d'altare di Pietro di Domenico, le testate di bara di Simondio Salimbeni, la statua barocca del Papa. 

Nell'atrio che precede l'Oratorio sono esposte lampade processionali, cappe destinate ai confratelli, una bandinella funeraria in velluto nero con passamaneria dorata, manoscritti e incisioni; e una singolare lettiga che veniva condotta a spalla da quattro confratelli, in uso fino agli anni Cinquanta, per portare assistenza ai malati. 

Nella stanza adiacente trovano posto alcuni rilevanti oggetti liturgici, conservati in una vetrina, la tela raffigurante Santa Caterina, San Domenico e i Misteri del Rosario dipinta da Stefano Volpi intorno al 1630 per contenere la Madonna col Bambino di Duccio di Buoninsegna, la scultura in legno dipinto di Sant'Antonio da Padova e il cataletto del XVII secolo. 

Esposte nel Museo sono le due piccole statue di San Rocco e San Lorenzo e le due urne lignee a forma di calice, destinate alle votazioni, dipinte sullo scadere del Cinquecento con le immagini di San Sebastiano e San Pietro.