Elezioni ad Asciano, Nucci e Parri a confronto

Ad Asciano sarà una corsa a due per le elezioni amministrative 2024. Da un lato il sindaco uscente Fabrizio Nucci, candidato del centrosinistra, dall’altro lo sfidante Daniele Parri, con la lista civica “Idea Comune”.

Fabrizio Nucci
Perché ha deciso di ricandidarsi?

“Abbiamo ottenuto diversi fondi dal Pnrr, abbiamo avviato diversi lavori con le scuole. C’è da portare avanti una nuova Rsa con Rapolano e tanti altri progetti che devono essere conclusi con un iter abbastanza importante. Devo finire il lavoro che ho iniziato”.

Qual è il bilancio di questi cinque anni?

“E’ un bilancio positivo dal punto di vista di quello che è stato realizzato in termini di progettualità e di risorse ottenute da parte del Comune. Tra contributi diretti e indiretti si parla di oltre 20 milioni di euro sul territorio. Sono risorse importanti, nonostante i due anni di Covid siamo riusciti a cogliere delle opportunità”.

Cosa c’è ancora da fare?

“Sto parlando con la Regione per la realizzazione definitiva della variante di Camparboli. Abbiamo in approvazione il progetto della ciclovia delle Crete Senesi con Rapolano, si tratta del primo segmento ed è di interesse generazionale. La Regione ci chiede di approvarla il prima possibile. Poi è importante il recupero del percorso dei Mulini e il ponte ciclopedonale su Arbia e Taverne”.

Daniele Parri
Perché ha deciso di candidarsi?

“Ho deciso di candidarmi per un motivo semplice: sbloccare questo territorio da un immobilismo che va avanti da troppo anni. Non si può più tollerare un immobilismo del genere. Per questo abbiamo creato questa lista e mi sono candidato sindaco. Sbloccare questa situazione e mettere in sicurezza il paese, che dopo l’alluvione di nove anni fa è ancora nello stesso stato. Mettere in sicurezza la fornace di Arbia, che è un pericolo immenso per tanta gente, ci sono 12mila metri quadri di eternit che si sta deteriorando”.

Qual è il giudizio sull’amministrazione uscente?

“E’ un giudizio molto negativo. Rivedendo i programmi che avevano fatto cinque anni fa. Su venti punti, quindici sono anche nel nuovo programma che hanno presentato, perché non sono stati fatti. È il segno dell’immobilismo”

Qual è la prima cosa che farebbe se vincesse?

“Salute e sicurezza sono le priorità. Bisogna fare subito degli interventi per la messa in sicurezza del paese. Bisogna fare gli scolmatori, l’ex fornace di Arbia va messa in sicurezza a qualsiasi costo. C’è tanto da fare nel sociale: aprire un centro di ascolto per la gente in difficoltà, un centro di ritrovo per gli anziani in collaborazione per Misericordia e Pubblica Assistenza. C’è da potenziare l’ufficio tecnico del Comune, le pratiche sono troppo lunghe. Bisogna riattivare il campo sportivo, chiuso perché sono stato abbattuti gli spogliatoi in previsione di un futuro polo scolastico di cui non si sa più niente”.

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